Dopo più di 20 anni anche i Led Zeppelin sono tornati con una nuova esibizione dal vivo. Ad affiancare Robert Plant, Jimmy Page e John Paul Jones è stato scelto Jason, il figlio del mitico Bonham.
Si sono esibiti all'Arena O2 di Londra per un show che ha fatto rivivere per una serata la leggenda del "dirigibile". Circa 20 milioni di persone si erano prenotate on line per accaparrarsi i biglietti, a 125 sterline l'uno, ma solo 18.000 fortunati hanno potuto assistere all'evento. Il concerto-tributo in memoria di Ahmet Ertegun, fondatore della casa discografica Atlantic Records che lanciò il gruppo nel 1968, doveva inizialmente svolgersi il 26 novembre scorso, ma poi è slittato perché Page si è fratturato un dito. L'apertura è stata affidata a Bill Wyman, ex Rolling Stones, e ai suoi Rhythm Kings, poi Paolo Nutini (l'ultima scoperta di Ertegun), i Foreigner e l'attuale vocalist dei Queen, Paul Rodgers. I Led Zeppelin, di fronte ai loro fans, hanno riproposto le loro pietre miliari :"Good times, bad times" con i suoi colpi secchi della chitarra e la voce irrangiungibile di Robert Plant, la bordata rock "Black dog" e a fine serata l'assolo spinoso e frenetico di "Whole Lotta Love", l'arpeggio celestiale di "Stairway to Heaven" e i ritmi orientali di "Kashmir", tutte accolte da applausi, scene di entusiasmo, ma anche di fervida commozione. Molte celebrità presenti al concerto: da Paul McCartney agli Oasis, dai Genesis a Dave Gilmour fino a Sting, con l'immancabile corollario estetico di Naomi Campbell e Kate Moss. In Rete sono già arrivati i primi video amatoriali della serata. Provate a digitare "Led Zeppelin Arena" nel motore di ricerca di YouTube e troverete decine di spezzoni, comprese le versioni più o meno integrali di "Stairway To Heaven", "Kashmir", "The Song Remains the Same". Sembra che la Warner, la casa discografica dei Led Zeppelin, non sia molto contenta di tutto ciò e stia cercando di bloccare la diffusione dei filmati. Un'impresa decisamente ardua, nell'era dei telefonini (che permettono a chiunque di riprendere i video) e di Internet (che li moltiplica e li distribuisce fino in Australia).
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