Le stelle del pop e delle lirica in un concerto di livello internazionale per realizzare un progetto umanitario dell'Onu. E' quanto accadeva ogni anno a Modena per il «Pavarotti and friends». E proprio in memoria del tenorissimo modenese e dell'impegno benefico che ha sempre caratterizzzato la sua carriera che il prossimo 12 ottobre - giorno in cui Big Luciano avrebbe compiuto 73 anni - non al parco Novi Sad ma in Giordania a Petra, splendido sito patrimonio dell'Umanità dell'Unesco. Qui si daranno appuntamento importanti artisti per un evento voluto dalla principessa Haya, figlia del defunto Re Hussein di Giordania, che ha proposto alla vedova Nicoletta Mantovani di promuovere una due giorni-tributo alla memoria del tenore. Bono, Sting, Dalla, Celine Dion, Carreras, Domingo, Brian May, Elton John, Laura Pausini, Zucchero... Sono solo alcuni dei nomi che potrebbero entrare nel cast del concerto-tributo di beneficenza in onore di Pavarotti. Un evento preceduto, sabato 11 ottobre, da un memoriale. Un momento interamente dedicato alla commemorazione della figura di Luciano Pavarotti come musicista e ambasciatore di pace delle Nazioni Unite, alla presenza di alcune personalità d'eccezione tra le quali Kofi Annan, ex-segretario dell'Onu, con il quale Pavarotti collaborò in più occasioni.«E' una iniziativa nata su sollecitazione della principessa Haya, figlia del defunto Re Hussein, che conobbe Luciano grazie alla loro comune passione per i cavalli - ha spiegato Nicoletta Mantovani - proprio in occasione di una partecipazione di Haya ad un concorso ippici parlando di musica e concerti si parlò di un desiderio di Re Hussein che divenne subito uno dei sogni di Luciano: un concerto nella splendida cornice di Petra. Quel sogno diventerà realtà e io sono immensamente grata a Sua Altezza Reale, Principessa Haya, per aver permesso di trasformare quel sogno in realtà».
Come avveniva per ogni concerto dei friends, anche in questa occasione ci sarà un progetto da realizzare per aiutare chi soffre nel mondo. Il ricavato del concerto, prodotto da Harvey Goldsmith Cbe, già autore, insieme a Bob Geldof, dello storico Live 8 del 2005, andrà a supporto di progetti congiunti in Afghanistan dell'Unhcr (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati) e del Wfp (Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite). A beneficiare dei proventi sarà anche un'associazione locale impegnata nella costruzione di un centro per bambini disabili di Petra.Il governo della Giordania ha concesso l'autorizzazione a tenere il memoriale e il concerto nella location di Petra - una delle sette meraviglie del mondo e dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco - in via del tutto eccezionale, «per riconoscenza verso l'eccezionale figura del Maestro nel mondo della musica e per il suo speciale rapporto con la famiglia reale giordana».La cerimonia del memoriale si terrà nella location del Tesoro di Petra per un gruppo ristretto di dignitari, amici e familiari, il concerto si terrà nell'adiacente campo beduino all'interno della zona storica, «nel pieno rispetto dei limiti e vincoli ambientali di questa particolare area».L'evento sarà anche supportato dal governo italiano e trasmesso in mondovisione.Un evento speciale che, al di là del sito ineguagliabile di Petra, avrebbe meritato di avere ancora come cornice quella del parco Novi Sad, che ha sempre contraddistinto i «Pavarotti and friends»...Il 6 settembre, comunque, anche il Comune di Modena, intende ricordare il maestro con un evento sul quale il vice-sindaco Mario Lugli preferisce mantenere uno stretto riserbo. «Sarà un appuntamento solenne consono ad una figura di enorme spessore, come quella di Pavarotti. - spiega - Un evento musicale promosso insieme alla sua famiglia». Indiscrezioni parlano di una "messa da requiem" eseguita da orchestra e voci di prestigio che dovrebbe tenersi in Duomo, che già ospitò i funerali di Pavarotti. Quello dovrebbe essere, al momento, l'unico evento in programma come omaggio della città. Poco? Tanto? Ennesima occasione perduta? Presto per dirlo, certo è che qualsiasi evento di prestigio avrebbe dovuto essere organizzato per tempo. Ora con agosto di mezzo rimediare in corsa risulterebbe quantomai arduo, oltre ad esporsi al rischio di soluzioni raffazonate. Senza pensare poi alle abituali polemiche modenesi, che già hanno accompagnato lo stanziamento di 80mila euro per la messa da requiem. (articolo di A. Marini tratto dalla Gazzetta di Modena)
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